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Primo progetto CyberTracker nel Parco Nazionale Karoo: tracciamento del rinoceronte nero


Impronte di rinoceronte (madre con piccolo) Credit foto. Toni Romani

Nel settembre 1996 il primo prototipo di CyberTracker è stato testato nel Parco Nazionale Karoo, in Sudafrica.


Per interpretare le tracce il tracciatore (tracker) deve avere una sofisticata comprensione del comportamento animale. In linea di principio non c'è limite al livello di precisione a cui un tracker può sviluppare la sua esperienza (Liebenberg).


In passato, i tracciatori hanno supportato la ricerca sul comportamento animale, ricevendo poco o nessun riconoscimento per i loro contributi. Recentemente alcuni ricercatori hanno riconosciuto il contributo dei tracciatori includendoli come co-autori di articoli.


Benadie e Minye, due degli autori, hanno testato CyberTracker per quasi tre anni nel Parco Nazionale Karoo in Sudafrica. Anche se non possono leggere o scrivere, hanno utilizzato il computer di campo per registrare le loro osservazioni sul campo per poi scaricare i dati sul PC.


L'obiettivo principale del progetto era quello di monitorare il rinoceronte nero del deserto altamente in pericolo d'estinzione. I dati raccolti erano molto dettagliati. Ad esempio, i cambiamenti nel comportamento alimentare del rinoceronte si verificano ogni due mesi, passando dalla stagione delle piogge a quella secca.


In aggiunta, possono registrare tracce di animali rari o specie notturne che normalmente non vengono monitorate. Registrano praticamente tutto ciò che trovano interessante sul campo. Ciò può rendere possibile per monitorare le tendenze a lungo termine che non sarebbero altrimenti affatto notate.


I test di campo indicavano che un tracker può generare più di 100 osservazioni in un giorno. Un computer potrebbe generare più di 20.000 osservazioni in un anno.




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