top of page

L’importanza delle tracce e i segni nella conservazione dell’elefante africano

Chi è María Montero Botey?

Sono María Montero Botey, ingegnere forestale e recentemente dottoranda, negli ultimi tre anni mi sono dedicata ai conflitti tra comunità locali e fauna selvatica in Africa, specialmente in tutto ciò che riguarda gli elefanti nel sud della Tanzania e nel Sud della Repubblica Democratica del Congo. Sono appassionata dell'Africa sub-sahariana e della VITA che si respira in ogni suo angolo. Amo giocare con i bambini, lavorare per la conservazione dei grandi mammiferi, la ricerca applicata e la cooperazione nello sviluppo, e imparare qualcosa di nuovo ogni giorno.


1) Attualmente stai lavorando nella Repubblica Democratica del Congo su un progetto di conflitto tra umani ed elefanti, qual è il tuo ruolo?

Fondamentalmente sugli elefanti per conoscere la numerosità, dove si spostano, se sono protetti o meno. Da parte del conflitto con le persone per vedere se il problema è serio o meno, qual è l'impatto economico e sociale che gli elefanti creano quando sono nelle colture e cercare il modo migliore per risolverlo o ridurlo.

2) Quali sono le parti interessate del progetto?

Lavoro per il Parco Nazionale di Upemba[1] (guidato da ICCN [2] e Forgotten Parks [3]). Ma l'idea è di raggiungere un consenso con le comunità locali attorno al confine del parco.

3) Quali sono le maggiori difficoltà che incontri / trovi?

La prima cosa è la mancanza di mezzi, non ci sono abbastanza veicoli per lavorare nel parco, non ci sono infrastrutture (strade), le guide devono affrontare molte difficoltà con poche attrezzature. Nella zona dove ci sono elefanti c'è molta malaria e febbre tifoide (mi sono ammalato anch'io). Un altro grosso problema è l'atteggiamento della comunità locale che è riluttante a collaborare perché la carne di animali selvatici è il loro sostentamento. Ci sono anche ribelli (maimai), molte credenze locali e persino cannibalismo ...

4) Quanto è importante l'osservazione diretta di tracce e segni della fauna nel tuo lavoro?

È il punto più importante. In questo periodo stiamo preparando un'operazione per porre collari gps su alcuni elefanti ma fino ad ora l'osservazione diretta degli elefanti e delle tracce è ciò che ci fornisce le informazioni necessarie per svolgere il nostro lavoro.

5) Quali sono le tracce di elefante che trovi di più?

Tracce e segni quindi impronte, pozzi scavati e fatte

6) Cosa comunicano le tracce?

Attraverso l’osservazione delle tracce puoi attraverso la datazione delle stesse capire da quanto tempo sono passati gli animali; se hanno mangiato oppure no; stimare la numerosità approssimativamente; capire se sono presenti dei piccoli di elefanti e se sono perseguitati da persone ...

7) Di tutte le specie che hai avuto l'opportunità di osservare, qual è la tua preferita o la più interessante? Perché?

La mia specie preferita è il licaone, mi sembra un animale molto intelligente e sono affascinata dal comportamento che assume all'interno gruppo familiare. È anche "supercute" hahaha

Note:

Traduzione e adattamento – Carmelinda Giannone

Intervista originale:

"Soy María Montero Botey, Ingeniera de Montes y recientemente estudiante de doctorado. En los últimos tres años me he dedicado a los conflictos entre comunidades locales y fauna salvaje en África, sobretodo en todo lo relacionado con elefante en el sur de Tanzania y en el sur de la República Democrática del Congo. Soy una apasionada del África subsahariana y la VIDA que se respira en cada uno de sus rincones. Me encanta jugar con los niños, trabajar por la conservación de los grandes mamíferos, la investigación aplicada y la cooperación al desarrollo, y aprender todos los días algo nuevo. "

1)En este momento trabaja en la República Democrática del Congo en un proyecto de conflicto entre humanos y elefantes, ¿cuál es tu papel?

Básicamente por parte de lo elefantes saber cuantos son, por dónde se mueven, si están protegidos o no. Por parte del conflicto con las personas ver si el problema es serio o no, cual es el impacto económico y social que los elefantes crean al estar en los cultivos y buscar la mejor forma de solucionarlo o reducirlo.

2)¿Cuáles son las partes interesadas del proyecto?

Yo trabajo para el Parque nacional [1] (llevado por el ICCN [2] y Forgotten Parks [3]). Pero la idea es llegar a un consenso con las comunidades locales que limitan el parque.

3)¿Cuáles son las mayores dificultades que encuentras/encuentrais?

Lo primero es la falta de medios, no hay vehiculos suficientes para trabajar en el parque, no hay infraestructuras (caminos), los scouts tienen que enfrentar muchas dificultades con muy poco equipamiento. En la zona donde hay elefantes hay mucha malaria y fiebre tifoidea (yo misma enfermé). Otro gran problema es la actitud de la comunidad local que es reacia a colaborar porque el bushmeat es su medio de vida. Además hay rebeldes (maimai), muchas creencias locales y hasta canibalismo...

4)¿Qué tan importante es la observación directa de rastros y signos de animales en tu trabajo?

Es lo mas importante. A día de hoy estamos preparando una operacion para poner collares gps a algunos elefantes pero hasta ahora la observación directa de los elefantes y rastros es lo que nos da la informacion necesaria para hacer nuestro trabajo.

5)¿Cual son los rastros de elefante que te encuentras mas?

Huellas, hoyos excavados y heces

6)¿Qué te comunican las huellas?

Por los rastros se puede saber hace cuanto tiempo pasaron, si comieron o no, un numero aproximado de cuantos eran, si hay bebes o no, si son perseguidos por personas...

7)De todas las especies que has tenido la oportunidad de observar, ¿cuál es tu favorita o la más interesante? ¿Por qué?

Mi especie favorita es el licaon, me parece un animal muy inteligente y me fascina el comportamiento dentro de la manada. Ademas es "supercute" jajaja

Note:

Featured Posts
Recent Posts
Search By Tags
Follow Us
  • Facebook Black Square
  • Twitter Black Square
  • Google+ Black Square
bottom of page