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Quanto può essere efficace monitorare la Fauna fruendo di tracciatori esperti?


La stima dell'abbondanza della Fauna sta alla base della conservazione. Utilizzare metodi che siano il più possibile efficaci nei censimenti e il meno invasivo possibile è assolutamente auspicabile.

Keeping et al. (2018) in Botswana e Romani et al. (2018) in Italia hanno analizzato quest'aspetto dei monitoraggi su diversi livelli.

Il primo nel Kalahari ha paragonato i censimenti convenzionali effettuati attraverso transetti aerei applicando il distance sampling con il track count attraverso una formula russa applicata la prima volta nel 1932 da Formozov, Malyshev e Pereleshin (formula FMP), poi finalmente tradotta in inglese per il mondo occidentale da Stephens et al. nel 2006.

Nel secondo articolo allo stesso modo viene paragonato il censimento classico effettuato dai cacciatori (nelle riserve analizzate, il censimento viene effettuato in battuta o da punti di vantaggio) con il fototrappolaggio e la stessa conta delle tracce usando la formula FMP.

In entrami i casi vengono evidenziati i vantaggi della tecnica della conta delle orme effettuata da tracciatori esperti sia nella qualità dei dati raccolti che nell'aspetto economico. Ed è a questo punto che interviene la formazione e la certificazione secondo lo standard CyberTracker.

Le certificazioni assicurano l'affidabilità del tracciatore fornendo altresì una formazione continua in tema di interpretazione tracce e segni in ambiente naturale. L'ausilio di citizen science qualificata e di tracciatori locali esperti, ci permetterebbe di fornire dei servizi e riscoprire molte realtà locali.

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