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Come possiamo usare la tecnologia CyberTracker in uno studio etologico?


La tecnologia è stata, e continua ad essere, implementata per aiutare l’uomo supportandolo nelle attività di ricerca. Esistono a disposizione della scienza numerosi software liberi e greenware; tra questi CyberTracker software e SMART disegnati per essere plasmati in una miriade di studi differenti, ideati e sviluppati interamente in Africa per proteggere la biodiversità animale e vegetale. Il primo, ideato negli anni ’90 da Louis Liebenberg in Sudafrica: è uno strumento che permette di raccogliere dati georeferenziati (fotografie, suoni, note di campo, etc) creando un proprio programma ad hoc, utilizzando il GPS del cellulare, tablet o un dispositivo PDA. Non è necessaria nessuna esperienza di programmazione, permettendo di personalizzare l’applicazione per le proprie necessità. Nel 2010, da una costola di CyberTracker, è nato il programma SMART; è un programma “sito-specifico”, e si può riconfigurare secondo le proprie necessità. Può essere utile per pianificare transetti di monitoraggio, potendo analizzare giornalmente, successi e fracassi. Avendo la possibilità di creare dei “reporter”, ci permette di ottenere in maniera rapida e omogenea reporter in linea con lo studio del progetto.

Con il termine CyberTracker si conoscono 2 elementi differenti però relazionati:

  1. un software di registrazione dati georeferenziati

  2. un sistema educativo, con rigore scientifico, che presuppone una formazione standardizzata sull'interpretazione di tracce e segni della Fauna

Con questo tipo di programma si possono eseguire progetti molto completi e articolati, si possono aggiungere mappe, potendole adattare a ciascun sito per realizzare gli obiettivi di ciascun’area studiata.

Una ricerca etologica non può prescindere dalla descrizione, misurazione e classificazione del comportamento (Mainardi, 1997), per sviluppare uno studio etologico, dopo aver definito l’etogramma, i protocolli, i metodi di campionamento, i test statistici da applicare nell’analisi dei risultati e l’area con i soggetti dello studio è possibile costruire l’applicazione con il software. Si costruisce un catalogo comportamentale (etogramma), stabilendo anche le fasce orarie di campionamento, le procedure per raccogliere i dati, quali dati campionare e le analisi quantitative del comportamento.

Emmanuel Bassey - WCS Nigeria

Questa tecnologia, se usata correttamente, potrebbe aiutare in uno studio etologico, a minimizzare la distorsione, ovvero la modifica intenzionale o non del disegno dello studio di ricerca ma anche dell’analisi e della valutazione dei dati che andrà ad incidere sui risultati.

Quindi attraverso l’utilizzo di questi software, adattati allo studio etologico che vorremmo sviluppare, avremo una più facile categorizzazione e analisi quali-quantitativa dei comportamenti.

WCS Nigeria

Referenze:

Mainardi D. (1997). Dizionario di etologia. Einaudi editore.

Romani T., Giannone C., Liebenberg L. (2017) Possibilities and implications of CyberTracker software uses in ethological projects. Acta XXVII convegno della Società Italiana di Etologia 18-21 giugno 2017, Calci

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